La leggenda metropolitana o leggenda urbana è un genere di leggenda contemporanea che consiste in storie insolite e curiose raccontate dalla gente, che acquistano credibilità passando di bocca in bocca.
* Una delle leggende metropolitane più diffuse, specialmente negli Stati Uniti, è quella del ragazzo che va in discoteca ed incontra una bellissima donna sconosciuta. Passa con lei una notte di sesso; al mattino seguente non la vede a letto: prova a cercarla in bagno, e sullo specchio nota la scritta "Benvenuto nel mondo dell'AIDS", tracciata col rossetto.In Italia è maggiormente diffusa la versione secondo la quale la notte di sesso viene consumata in auto e il mattino seguente il ragazzo viene trovato svenuto nell'auto e i medici che gli prestano i primi soccorso scoprono che gli è stato espiantato un rene.
* Una versione più antica e romantica, nonché diffusa in Europa, parla di una sciarpa prestata dal malcapitato giovane alla misteriosa ragazza. Il giorno dopo egli apprende dai genitori di lei che ella è morta da anni e per convincerlo gli mostrano la sua tomba (il cimitero è proprio attiguo l'abitazione), dove incredibilmente vi è apposta la sciarpa. Il giovane ovviamente impazzisce.
* Tra gli esempi classici di leggenda metropolitana riportati dai media vi sono il cagnolino messicano (o dalla Romania o dalle Seychelles), un animaletto apparentemente innocuo trovato durante il viaggio, che una volta portato a casa (le dogane aeroportuali erano probabilmente in sciopero) si scopre essere un topo di fogna od una razza di roditore che mangia solo formaggio (e ha divorato il gatto di casa). o l'autostoppista fantasma, una misteriosa donna che, presa a bordo, scompare nel nulla dopo avere avvisato l'autista di un pericolo, proprio nel punto si scopre poi essere morta per un incidente; in una variante invece chiede di essere riaccompagnata a casa e guida l'autista fino al cimitero.
* Agghiacciante in merito al contenuto è quella leggenda, diffusa soprattutto in Nord Italia, per la quale un pazzo si aggirerebbe d'estate per i parchi acquatici applicando, lungo gli scivoli delle piscine, alcune affilatissime lame da rasoio al fine di provocare dei tagli profondi e dolorosissimi alla schiena degli ignari natanti, una leggenda alimentata probabilmente da autentici fatti di cronaca come il misterioso "Jack Lametta", autore di aggressioni di alcune donne della periferia romana nel 1983, e l'inafferrabile Unabomber.
* Un'altra leggenda è quella secondo la quale i gestori delle piscine scioglierebbero nell'acqua dei reagenti chimici che a contatto con l'urina si colorano di rosso, individuando così il "colpevole". In realtà il fenomeno dell'"acqua rossa" si può verificare, anche nei rubinetti di casa, a causa delle vecchie tubazioni in acciaio, nelle quali si formano depositi di ruggine (soprattutto ossidi e sali di ferro) che sono poi trasportati dall'acqua.
* Un'altra leggenda molto diffusa nel mondo ed assai creduta, riguarda i coccodrilli nelle fogne (in particolare in quelle di New York). È vero come ogni anno questi animali vengano prima comprati, poi liberati o abbandonati, anche da piccoli, ma è altamente improbabile che riescano a sopravvivere nelle fogne.
* Diffusissimo in tutte le aree agricole e montane di Italia centro-settentrionale, Svizzera e Francia è il racconto del lancio di vipere da elicotteri da parte di vari soggetti quali forestale, Verdi o addirittura case farmaceutiche.
* In alcuni casi invece, come spesso avviene per la mitologia, vi sono leggende metropolitane che poggiano su fatti autentici. Un esempio, sempre in Italia, sono le voci che circondano il piccolo borgo di Consonno, una frazione di Olginate in provincia di Lecco, la cui popolazione è emigrata fino a trasformarlo in una vera e propria città fantasma. Le cause di questo abbandono derivano principalmente da una fallita speculazione edilizia. Le strutture deserte, ancora visibili e visitabili, continuano però ad esercitare un certo fascino e spesso vi sono giovani che, per lo più di notte, si recano a esplorarle. Di qui sono nate innumerevoli versioni sul tracollo demografico subito dal paese: alcune sostengono che la scarsa raggiungibilità del posto avrebbe spinto gli abitanti a scegliere luoghi più a contatto con il mondo; altre parlano del misterioso crollo di un ponte che univa il borgo alla strada principale della valle. A queste si sono aggiunte le immancabili dicerie di stampo metafisico e soprannaturale (fantasmi, demoni, anime dannate e così via).
* In un articolo pubblicato su L'espresso del 19 agosto 1999 il giornalista Giampaolo Pansa ha riportato la leggenda metropolitana riguardo la studentessa assente che, avendo scambiato, nella lettura degli appunti di una compagna, la x nel cognome di Nino Bixio come abbreviazione di per, interrogata da un professore di storia contemporanea avrebbe chiamato il garibaldino "Biperio". Pansa sostiene che la storia sia vera in quanto afferma di averla tratta dal racconto di alcuni testimoni della vicenda.
* Altre leggende scolastiche sono in vero delle barzellette: esempio la studentessa esaminanda, in abiti succinti e fumatrice accanita, che viene motteggiata dal docente con la citazione dannunziana "addio Troia fumante" o la candidata impreparata interrogata su "una parte del corpo che si espande diciassette volte" la cui risposta scontata ma errata (sarebbe la pupilla) suscita le congratulazioni del docente con il fidanzato di lei e infine l'ennesimo candidato impreparato che raffigura la seguente equazione: y = xe − x, scambiando la "e" neperiana per una congiunzione, tracciando così due rette bisettrici gli assi cartesiani che si intersecano nell'origine.
* Un'altra leggenda metropolitana riguarda la morte del cantante Elvis Presley. Molti statunitensi ritengono che non sia affatto morto. Tra i motivi addotti dai sostenitori di questa teoria sono il peso della bara e l'aspetto del cadavere, nonché una fantomatica registrazione di una conversazione telefonica con il cantante anni dopo la sua morte. La leggenda avrebbe ispirato la band musicale dei Dire Straits per il loro successo chiamato appunto Calling Elvis.
Nella musica
* La canzone di Elio e le storie tese Mio cuggino è un compendio delle leggende metropolitane più famose, riferite secondo il tipico incipit "mi ha detto mio cuggino che..." (con la voce narrante di Aldo Baglio).
* Una leggenda molto diffusa nel mondo della musica, in questo caso probabilmente alimentata da un'operazione di marketing, conosciuta anche con la sigla PID (Paul Is Dead), riguarda Paul McCartney: il bassista dei Beatles sarebbe morto in un incidente stradale nel 1966 e sostituito da un sosia. All'inverso, soprattutto negli Stati Uniti, c'è chi crede che Elvis Presley sia ancora vivo.
* Si racconta di una lunga serie di suicidi che sarebbero ricollegabili all'ascolto della canzone ungherese Gloomy Sunday, nella quale si fa riferimento proprio al suicidio.
* Altre leggende riguardano famose canzoni che, ascoltate al contrario conterrebbero messaggi subliminali. Una delle più famose accuse fu quella fatta al gruppo inglese Led Zeppelin che, secondo varie voci, ascoltata al contrario la canzone Stairway to Heaven, una delle loro più celebri, diventerebbe un inno a Satana.
* Molto famose sono anche le dicerie su Ozzy Osbourne, ex cantante dei Black Sabbath, la cui personalità bizzarra e controversa ha generato leggende metropolitane che lo hanno aiutato ad accrescere la propria fama. Ne sono state raccontate tante su di lui, ma la più famosa è probabilmente quella in cui si dice che abbia mangiato un pipistrello. Invece la notizia che abbia staccato la testa ad una colomba viva con un morso è vera ed è accaduto a Los Angeles nel 1981.
* Leggende di questo tipo non sono l'esclusiva delle società urbane contemporanee. Il cantante berbero algerino Slimane Azem in una sua celebre canzone ricorda ironicamente diversi fatti che si tramandano di bocca in bocca, e spesso fanno la fortuna di chi approfitta dei creduloni:
Akkagi i d yeffeɣ lexbar
nnan-t-id di mkul mkan
lukan d ṣṣeḥ, a t-nżar
yibbwas labudd ad iban
ma yella d lekdeb, nesteɣfar
lḥaṣulin akka i d-nnan...
"Così è uscita la notizia / la raccontano per ogni dove / se sia vera, lo vedremo / un giorno forse sarà evidente. / Se salterà fuori che è falsa, chiedo scusa / sta di fatto che è così che la raccontano..."
ooooo metete di +